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COSTANZO ANTEGNATI

Rappresentante più celebre e autorevole della nobile dinastia di organari bresciani che svolse ininterrotta attività nell’Italia settentrionale dalla fine del XV secolo fin dopo la metà del secolo XVII, Costanzo Antegnati nacque a Brescia nel 1549. Iniziato giovanissimo all’arte dei famigliari (appena ventenne era in grado di sostituire suo padre Graziadio), “quale costruttore egli emulò i suoi predecessori per dottrina e per maestria”. Reputato “il più perfetto” fra gli organari del suo tempo, realizzò gli organi di S. Barbara a Mantova (1565, in collaborazione con il padre Graziadio), di S. Pietro al Po (1581) e di S. Luca (1596) a Cremona, del Cav. Alfonso Morandi (1584) e di S. Martino in Avesa (1610) a Verona, di S. Maria della Consolazione (1588) ad Almenno San Salvatore, della Parrocchiale di Bagolino (1590), di S. Maria Maggiore (1593-94), S. Agostino e S. Grata (1607) a Bergamo, della Steccata di Parma (1593), della Parrocchiale di Gardone e dei Carmelitani di Salò (1594), di S. Gervasio (1598-61) a Trezzo, di Calcinato (1601), della Parrocchiale (1601) e della Chiesa di Corlo (1602) a Lonato, di Mazzo in Valtellina (1604-05, in collaborazione con G. C. Moroni), di S. Martino (1607) a Treviglio, la riforma dell’organo di S. Marco (1604/11) a Milano, della Parrocchiale di Polpenazze (1609) e di S. Giorgio Maggiore (1612) a Venezia. Nominato organista del Duomo di Brescia nel 1584, mantenne l’incarico per oltre un ventennio finché, colpito da apoplessia, fu costretto all’inabilità.

Allievo di Girolamo Cavazzoni, coltivò l’inclinazione alla composizione, motivando quest’ultima perché “necessaria molto alla professione di fabbricare e suonare li organi, volendo ciò fare come si deve”. Fra le sue numerose pubblicazioni, oggi conosciamo solo: Missae quaternis vocibus concinnendae, addita Missa Dominicalis alternis versibus decantando, Liber primus (Brescia 1579, Sabbio), Liber primus missarum 6 et 8 vocum (Venezia 1578, Gardano; rist. 1587), Liber secundus missarum 6 et 8 vocum (ivi 1589), Liber XIV in quo habentur Missa Borromaea, Mottecta, Cantionesque Gallicae tribus coris concinendae (ivi 1603), Salmi a 8 voci(ivi 1592), Sacrae cantiones, vulgo Motecta, paribus vocibus cantandae quatuor vocibus(Brescia 1581, Sabbio), Sacrarum cantionum liber primus a 5 voci (Venezia 1575, Gardano), il primo libro dei Madrigali a 4 voci (Venezia 1571, Gardano), il gruppo delle 15 canzoni alla francese (da sonare) nell’intavolatura d’organo tedesca, in Johannes Woltz, “Nova Musices Organicae Tabulatura” (Basilea 1617, Genath, III^ parte, nn. 25-39), l’Antegnata intavolatura de ricercari d’organo op. XVI (ivi 1608) ed infine l’Arte organica: dialogo tra padre et figlio (Brescia 1608, Tebaldino), una delle fonti più preziose per conoscere l’operato degli Antegnati e avvicinare la pratica organistica italiana del periodo classico. La morte lo colse il 14 novembre 1624 e fu sepolto nella chiesa di S. Giuseppe a Brescia.